L’80% dei votanti della comunità italiana negli Usa ha scelto il tycoon per le prospettive a livello internazionale
Si è tanto parlato delle elezioni americane dello scorso 5 novembre che hanno riportato Donald Trump al comando degli Stati Uniti d’America e tanto se ne continuerà a parlare nei mesi a venire per gli effetti geopolitici che le scelte della nuova amministrazione repubblicana potrebbero produrre nei nuovi equilibri globali.
Archiviata la tornata elettorale, è interessante porre l’accento su un aspetto che riguarda il ruolo esercitato dalle varie comunità presenti negli Usa. Dall’analisi effettuata, emerge che il voto degli italoamericani è stato determinante per l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Per la prima volta nella storia americana, dei circa 16 milioni di aventi diritto al voto negli Stati Uniti, la comunità italiana è la più numerosa. L’80% dei votanti ha scelto di appoggiare il leader dei conservatori, consentendogli di conseguire una schiacciante vittoria.
Nonostante si tratti di una minoranza relativamente piccola, rispetto ad una popolazione di oltre 370 milioni di elettori, va evidenziato come 1,4 milioni di persone, che si identificano come italo-americani, vivano in Pennsylvania, Stato tra il Midwest. Con tale voto, va rimarcato, la comunità italo-americana è risultata determinante per la vittoria dei repubblicani, contribuendo in maniera netta e decisiva a decidere le sorti della Casa Bianca.
Il 47° Presidente degli Stati Uniti è pienamente consapevole di quanto emerso dalle urne lo scorso 5 novembre e la fiducia accordatagli dagli italiani d’America non potrà che avere effetti positivi nelle relazioni tra Italia e Usa nei prossimi anni.
La politica industriale, commerciale e finanziaria che l’America di Trump avvierà nei mesi a venire sarà incentrata su rapporti preferenziali. In Italia, coloro i quali, nei mesi scorsi, amplificando l’effetto mediatico, hanno puntato il dito sulla politica trumpiana ipoteticamente dannosa per il nostro Paese, per via dei dazi verso le esportazioni in Usa delle eccellenze del Made in Italy, potrebbero ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Ma questa risultanza delle urne, invece, potrebbe quasi sicuramente condurre a un rafforzamento del legame tra Usa e Italia.
Storicamente, gli italo-americani hanno votato dividendo il peso tra democratici e conservatori, diciamo al 50%. Questa volta, invece, oltre il 30% in più ha dato fiducia a Trump.
La risposta al cambio di atteggiamento di una parte degli italiani, che decide di spostarsi a destra per premiare i repubblicani, ci viene dalle parole del deputato eletto nella circoscrizione estera Nord e Centro America nella lista di Fratelli d’Italia, Andrea Di Giuseppe: “Chi ha votato repubblicano, tra gli italo americani, è circa l’80% degli aventi diritto, e la spiegazione è data proprio dalla credibilità che in due anni il nostro presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha riscosso in America e non solo. La chiara riconoscibilità nell’azione in politica interna ed estera, ci ha fatto sentire talmente fieri di essere italiani, come mai nessun altro presidente in precedenza. Questo sentimento patriottico, riaffiorato in maniera forte tra i residenti all’estero, ha avuto un effetto di voto prorompente che ha unito questa credibilità espressa da un governo italiano di matrice conservatore a quello repubblicano di Trump”. Il parlamentare ritiene che Trump sarà il presidente che, a livello internazionale, non solo sarà capace di porre fine alle due guerre in atto, ma riuscirà anche a ristabilire gli equilibri mondiali ed a beneficiarne sarà anche l’Italia, unico Paese conservatore credibile.Tutto ciò si tradurrà in vantaggi concreti per le imprese italiane e per i connazionali all’estero.
In effetti, il risultato emerso è sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei detrattori. Adesso le aspettative in Italia e negli Usa aumentano: ci si aspetta di riscrivere una nuova pagina nelle relazioni bilaterali e negli equilibri internazionali, che l’avvento di Trump dovrebbe garantire. E l’Italia, adesso,potrebbe ritagliarsi un nuovo importante ruolo in questo nascente quadro geopolitico.
Sicuramente la comunità italoamericana attende una risposta concreta sui servizi che hanno latitato per troppi anni, tra Uffici consolari in difficoltà e patronati operanti negli States poco affidabili, come ha dimostrato una recente inchiesta televisiva.
Su questo argomento spinoso, Di Giuseppe ha assicurato l’impegno già in atto del governo Meloni nel riorganizzare le attività diplomatiche a sostegno dei diritti degli italiani residenti all’estero.